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Ho incontrato tantissimə founder con startup a diversi livelli di maturità (idea, pre-seed, seed, scale-up, ecc).

Quasi tuttə hanno gli stessi problemi:

  1. carenza di talento, tecnico o manageriale, nel team e difficoltà di reperire persone altamente qualificate;
  2. poca conoscenza del mercato target;
  3. esigua, se non totalmente assente, esperienza nel fundraising.

Questi fattori possono essere attribuiti all’ecosistema in cui viviamo: formazione scolastica che non copre certi argomenti, polarizzazione delle risorse umane e finanziarie, digital divide, infrastrutture e trasporti pubblici inadeguati, mentalità del posto fisso e poca propensione al rischio, che rendono difficile la contaminazione e diffusione dell’innovazione.

Avere un’advisory board già dalla fase di idea della tua startup ti consente di affrontare le varie difficoltà potendo contare su un team di persone esperte e già introdotte nel tuo settore.

Cosa troverai in questo articolo:

  • cos’è un’advisory board;
  • perché è importante la sua presenza nella tua startup;
  • quali requisiti dovrebbero avere i membri dell’advisory board;
  • come regolamentarne la collaborazione e la remunerazione.

Cos’è un’advisory board

L’Advisory Board è un “consiglio consultivo informale” (dall’inglese advise=consigliare), senza poteri, a differenza del Consiglio d’Amministrazione (Board of Directors) che è una figura regolamentata e con responsabilità legali.

La sua composizione può variare nel tempo, a seconda delle specifiche necessità della startup. In linea generale, sarebbe bene che fossero presenti competenze strategiche, tributarie, legali, tecnologiche, di comunicazione, marketing e vendite.

Alcune situazioni in cui avere un’Advisory Board fa la differenza:

  • Definizione del Business Model
  • Validazione del Problem-Solution fit e Product-Market fit
  • Ricerca e selezione membri del team
  • Supporto verticale tecnologico
  • Raccolta fondi
Definizione Advisory Board

Come scegliere l’advisor giusto per te

Prima di scendere nel dettaglio delle caratteristiche dell’advisor, vorrei ricordarti brevemente i passaggi che dovresti fare per arrivare alla decisione finale:

  1. Definisci i bisogni della startup in termini di risorse umane, tecniche e finanziarie, partnership
  2. Effettua la ricerca tramite la rete personale, ma anche web, linkedIn, ecc
  3. Se possibile, chiedi ad un contatto di introdursi o preparare del materiale e scrivere direttamente
  4. Fissa uno o più colloqui conoscitivi 
  5. Stabilisci il perimetro e la remunerazione della collaborazione, così come gli obiettivi da raggiungere e un calendario di incontri periodici

“L’advisor migliore è una persona che già ha investito in startup e ha esperienza nel settore della tua startup”

In base alla mia esperienza, è importante valutarne il profilo in relazione alle esigenze della tua startup (come se stessi facendo una selezione per un’assunzione) senza dimenticare di prendere in considerazione anche altri fattori che potrebbero portare benefici in modo indiretto:

  • esperienza in aziende rilevanti del tuo settore (come dipendente, consulente, CdA)
  • appartenenza a network, associazioni, incubatori, ecc
  • eventuali certificazioni o brevetti (se pertinenti)
  • esperienza nella creazione e gestione di un’impresa
  • ruolo di investitore o gestore di fondi di investimento (Equity Crowdfunding, Business Angel, Venture Builder, Venture Capital, Corporate Venture, Fondi Pubblici, ecc)

Il fattore decisivo resta però quello umano: oltre alle competenze, deve essere una persona generosa, disponibile, empatica, propositiva, con forti doti di negoziazione e comunicazione. Non c’è relazione più personale che con l’advisor. Si deve creare sin dai primi incontri una sensazione di affidabilità e serenità. Se ciò non avviene, anche se l’advisor ha tutte le carte in regola dal lato tecnico, il mio consiglio è di valutare se proseguire con la collaborazione o meno.

Il compenso

La scelta della tipologia di remunerazione dipende dall’impegno richiesto all’advisor. Un conto è una chiamata o due al mese per un confronto veloce, ben diverso se abbiamo concordato attività e obiettivi da raggiungere. 

Nella maggior parte dei casi la forma preferenziale è quella del pagamento in equity piuttosto che in soldi, ma può essere previsto anche un mix. 

Un modello di riferimento per le startup è il Fast (Founder / Advisor Standard Template) Agreement, sviluppato dal Founder Institute. Si tratta di un documento snello e semplificato, che tiene in considerazione il livello di maturità (idea, startup, growth) e di impegno dell’advisor (standard, strategic, expert). La percentuale di equity assegnabile varia quindi dall’0.15% all’1%. 

Adesso tocca a te!

Ora hai in mano tutte le informazioni utili per costruire la tua advisory board. Se hai bisogno di un supporto nell’identificazione dei tuoi bisogni e nella selezione dei membri, usa il link a fondo pagina per fissare una call con me. 

Selvaggia Fagioli

Selvaggia Fagioli

Sono una Innovation Change Manager, Strategy Advisor per Startup e Imprese, Scrum Master Certified. Co-founder di The Assistant Academy. Business Angel sensibile alle tematiche di genere e di sostenibilità.

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